lunedì 17 giugno 2013

Da zio Paolino

È lunedì sera ma mi sembra sia già passata un'altra settimana! Complice la gita fuori porta piuttosto intensa del fine settimana e un allenamento in palestra di questa sera che mi hanno messo ko!
Trovo le forze per condividere alcune foto delle giornate che ho passato, perché sono davvero felice di aver potuto visitare dei posti meravigliosi!
Uno dei nostri più cari amici, zio Paolino per mio figlio, abita da cinque anni in Svizzera, dove lavora.
Siamo stati a trovarlo nel dicembre 2009 a Losanna, città davvero meravigliosa e all'epoca avevamo visitato anche Ginevra, ma il freddo non ci aveva dato tregua e purtroppo non abbiamo avuto mododo di girare molto!
Questa volta il clima favorevole ci ha consentito di scoprire una Svizzera francese davvero bella.

Ecco i posti: borgo medievale di  Gruyères dove abbiamo mangiato raclette e fondue!















Swiss vapeur parc: parco dei trenini a vapore ed elettrici!




Piscina di Pully, con vista sul lago di Lemano (FOTO TRATTA DA INTERNET)



Patrimonio dell'Unesco: terrazze vinicole di Levaux




S. é stato davvero bravo, si é adattato in tutti i contesti ed ha mangiato quello che gli proponevamo (omelette, jambon, .....), in auto ha dormito e poi é stato abbastanza facile distrarlo commentando la natura intorno a noi!
Ha avuto momenti di crisi, quando troppo affamato o annoiato, ma sono riuscita a contenere i suoi capricci, applicando il metodo descritto da "Il linguaggio segreto del bambino".
Innanzitutto ho cercato di capire qual era il problema, nella prima situazione la causa era sicuramente la fame, erano le ore 13.30 e ancora non avevano pranzato, quindi colpa anche nostra per il ritardo!
Visto che nessuna distrazione aveva effetto e al ristorante ci guardavano come i classici italiani "caciaroni" con bimbo disperato al seguito, ho preso S. e l'ho portato fuori, ci siamo seduti per 5 minuti sul marciapiede, l'ho fatto un po' sfogare e poi gli ho detto:"capisco che sei arrabbiato perché hai fame, ho fame anch'io, ma adesso dobbiamo calmarci e capire cosa ti piacerebbe mangiare. Solo quando ti sarai calmato rientreremo al ristorante e al tavolo non si piangerà più!"
Dopo alcuni minuti di protesta, gli ho richiesto se voleva entrare, gli ho chiesto la manina, l'ho stretta chiedendogli di essere d'accordo e, convinto, mi ha chiesto di prenderlo in braccio.
Rientrati a tavola, l'ho coccolato un po', mi ha chiesto di sedersi al suo posto ed ha mangiato!
Non pensavo di farcela, forse neanche mio marito ci credeva, ma ho tentato ed é andata bene!


mercoledì 12 giugno 2013

Lettone di mamma e papà

Lo ammetto: recentemente ho ceduto alla tentazione, ho consentito a S. di addormentarsi nel lettone!
Fin dai primi giorni di vita del piccolo, io e mio marito abbiamo impostato una serie di rituali e regole per il suo sonno, che raramente abbiamo stravolto se non in particolari occasioni, come una febbre troppo alta o un pernottamento improvviso da altre parti!
Questa impostazione ha fatto si che il nostro ometto imparasse ad addormentarsi da solo nel suo lettino, nel modo più naturale possibile.
Io non ho adottato nessun metodo famoso, ho letto e studiato tutte le teorie dei luminari sul tema, ma poi ho adottato solo i comportamenti che ritenevo più opportuni per la gestione.
Lui ha attraversato diverse fasi: a quella del "mangio e dormo" appena nato, é seguita quella "sto sveglio finché riesco", poi "il mio lettino é una prigione" ed infine fortunatamente "dormo finché non c'è qualcuno che mi sveglia".
Quindi trovare il modo giusto per farlo dormire non sempre é stato facile, a parte il suo forte ascendente sul papà che teneva in ostaggio per ore, io ho sempre fatto chilometri in casa, per andare e venire dalla sua cameretta e rassicurarlo tutte le volte che si sentiva solo.
Gli ho insegnato la magia del buio, attaccando delle piccole stelline al soffitto che di notte si illuminano, non l'ho mai messo in castigo mandandolo a dormire e non l'ho mai lasciato piangere a lungo nel suo lettino, piuttosto lo tiravo su e giù diverse volte per farlo calmare.
Insomma è stata dura e abbastanza lunga, ma il risultato é arrivato!
Ormai comprende da solo quando è ora di andare a letto, sceglie a turno mamma o papà che lo accompagnino nei suoi rituali e poi messo nel suo lettino, si gira sul lato sinistro e dorme!
Accetta di andare a dormire o lo propone lui anche quando ci sono persone a casa, l'importante é che non sia stravolta la sua routine!
La formula é vincente anche in vacanza, la prima sera ricreiamo la situazione di casa e lui non oppone resistenza!
I rituali rappresentano le certezze dei nostri figli, pertanto identificato ciò che prediligono fare, é davvero sconveniente pensare di stravolgere i loro ritmi, se non per poche eccezioni!
Ritornando alla mia prima ammissione, devo confessare che adesso che é autonomo nel dormire, ho voluto lasciarmi andare al piacere di averlo con noi nel lettone!
Per evitare che diventi un'abitudine, gli lascio intendere che quando accade é un evento eccezionale, come se fosse una festa e lui si gusta tutta la sua conquista, riempendoci di coccole!
Le ultime volte che é stato con me nel lettone sono sempre avvenute in concomitanza dell'assenza del papà, facendogli credere che io avessi bisogno della sua compagnia, proprio come questa sera!
Siamo andati a letto alla solita ora, ma dopo dieci minuti di coccole, mi ha chiesto di andare nel suo lettino e adesso che sono rimasta sola in questo letto enorme, penso che l'esigenza di averlo vicino é soprattutto mia.
Ho capito che non é necessario fingere di sentirmi un po' sola senza lui e il suo papà, perché paradossalmente é proprio vero e questo lui l'ha davvero compreso!

martedì 4 giugno 2013

Parco faunistico delle Cornelle


Complice la prima vera giornata di sole, prevista da giorni, domenica abbiamo deciso di fare una vera e propria gita fuori porta con un gruppo di amici e siamo andati al Parco delle Cornelle!
Attrezzato il nostro Volkswagen Touran sette posti, abbiamo condiviso il viaggio con una coppia di amici e la loro bambina.
In auto ci sono stati anche due seggiolini auto e due passeggini leggeri.
Io e mio marito conoscevamo giá il parco perchè l'avevamo visitato anni fa, ancora da fidanzatini e c'era già piaciuto molto, ma questa volta la giornata ha avuto un sapore diverso!
Appena arrivati S. ha espresso subito il suo apprezzamento e durante tutta la giornata il nostro piccolo di due anni e mezzo continuava a ripetere:"mamma, papà, é proprio bello questo posto!"
Anche questa volta è stato davvero emozionante vedere i suoi occhioni pieni di stupore e curiosità!
Finalmente é riuscito a vedere da vicino gli animali che legge sui libri ed ora associa il collo lungo alla giraffa, la proboscide all'elefante, il corno al rinoceronte!
Sa imitare una scimmietta e il verso di una tigre collegando finalmente i suoi pensieri ad immagini reali.
Il parco è ben attrezzato e pulito, a misura di bambino, seggioloni a volontà al self-service, nursery, giostre, trenino del parco e attrazioni varie a pagamento.
Il costo del biglietto é di euro 12 per adulti, ridotto dai 3 a 11 anni euro 10, quindi direi non particolarmente oneroso.
Al parcheggio eravamo un po' spaventati per l'affluenza, ma devo dire che il parco é talmente vasto che non abbiamo riscontrato folle o code eccessive, tranne al ristorante all'ora di punta, ma in mezz'ora siamo riusciti a prendere il pasto per S. mentre noi ci siamo accontentati di un panino e un po' di frutta!
Preoccupata per l'esuberanza di mio figlio, ho fatto una cosa che mio marito ha criticato, ma sentivo di fare! Ho preso una penna e scritto sul braccio di S. il numero di cellulare di mio marito, non per scaricarmi delle responsabilità e il suo controllo ma solo in via cautelativa.
S. era felice anche per questo gesto e diceva indicando il numero:"qui c'è scritto "chiamare papà""!
Alle ore 16 siamo ripartiti a casa, i nostri bimbi erano già crollati da un'ora nel passeggino e ci siamo evitati il traffico del rientro!

Ecco alcune foto della giornata: